Intercultura
Raisa Nantu, Il Viale Colorato, 2022
collage, acrilico, 29,7x42 cm
L’Istituto Comprensivo “F. Grimani” si caratterizza per una forte componente di alunni con storie, dirette o famigliari, di migrazione. Questo dato, ormai strutturale nel sistema scolastico italiano, interessa in maniera particolare le scuole dell’istituto, che hanno sede a Marghera. Nel contesto della città metropolitana di Venezia, Marghera conta 28.167 abitanti al termine del 2020, di cui il 24,13% stranieri (dal Piano di Zona della Ulss3, 2021). Nel sistema metropolitano, la popolazione straniera più numerosa è quella bengalese, seguita da quelle rumena, moldava, cinese e ucraina (dati Comune di Venezia - Servizio Elettorale e Leva Militare, Statistica). Come si legge nel PTOF di istituto, “la scuola diventa così il laboratorio dove si sperimentano gli effetti delle profonde trasformazioni in atto nel tessuto sociale e prima sede del reciproco arricchimento che nasce dall’incontro di culture diverse.”
La commissione ha principalmente i compiti di:
- promuovere iniziative culturali e didattico-educative relative all’interculturalità, per favorire il dialogo tra alunni di nazionalità, cultura e religione diversa;
- accogliere i nuovi alunni stranieri e organizzare i primi contatti con le famiglie.
Uno degli strumenti cardine per il rapido inserimento nel contesto scolastico dei nuovi arrivati, sono i corsi di prima e seconda alfabetizzazione. Nell’azione educativa e didattica, tenuto conto del contesto e delle indicazioni ministeriali, l’istituto si propone di investire in progettualità legate al potenziamento linguistico degli alunni con background migratorio, coinvolgendo sia gli alunni neo arrivati in Italia che gli studenti bisognosi di consolidamento, e propone azioni di mentoring da parte di alunni con background migratorio analogo.
Si mira ad un arricchimento culturale e linguistico alla luce anche del documento Orientamenti Interculturali, del marzo 2022 in cui si propone di intraprendere “azioni per lo sviluppo e il potenziamento dell’italiano dello studio, lingua veicolare per l’apprendimento dei contenuti disciplinari e condizione e mezzo per il successo formativo”.
Del documento si evidenzia in particolare la necessità di rivedere le azioni educative e didattiche alla luce dei cambiamenti sociali che hanno coinvolto il nostro paese negli ultimi decenni. In particolare, non possiamo più chiamare stranieri, alunni nati e cresciuti in Italia, sebbene privi di cittadinanza perché nati da famiglie di origine migratoria. La scuola ha quindi il compito di combattere la dispersione scolastica, rafforzare e riqualificare i servizi di orientamento scolastico e si pone come centro vivo sul territorio, punto di riferimento per il processo di educazione alla cittadinanza e alla cultura dell'accoglienza. Monitora in prima linea il rischio di esclusione che potrebbe essere legato al gruppo sociale di appartenenza. Grande importanza va attribuita a sostenere la frequenza della scuola dell’infanzia, perchè se cambi l’inizio di una storia, si può cambiare tutta la storia.
Tra le iniziative messe in atto per favorire il dialogo interculturale e valorizzare la lingua d’origine degli alunni viene proposta la “settimana della lingua madre” coinvolgendo tutte le scuola dell’istituto. In collaborazione con il CPIA e con il servizio immigrazione del Comune di Venezia sono stati organizzati inoltre dei corsi di lingua italiana rivolti soprattutto alle mamme degli alunni non italofoni. Nella relazione con il territorio, l’evento più significativo è il Gustagrimani, grande festa in piazza che vede protagonisti i genitori degli alunni dei cinque plessi dell’istituto. Ideata dall’allora FS Claudia Zancanella, la prima edizione si è svolta nel 2018-19, negli anni è divenuto un appuntamento sempre più importante per l’Istituto e la municipalità. In questa occasione le famiglie offrono piatti tipici dei paesi di origine, si esibiscono in danze tradizionali, l’orchestra della scuola suona per il grande pubblico, i bambini mostrano il risultato di percorsi didattici ed educativi sull’interculturalità. In un momento storico in cui le criticità del quotidiano mettono alla prova il tessuto sociale, la scuola si pone l’ambizioso compito di costruire un senso di comunità attraverso sia azioni quotidiane che eventi come occasioni di scambio e arricchimento reciproco.
Dal 2018 inoltre la scuola è capofila della “Rete di scopo per l’integrazione e la valorizzazione delle diverse culture”, nata con la presenza di tre scuole della città metropolitana di Venezia, e man mano allargata a 17 scuole di cui due istituti superiori. La rete è finalizzata a creare una scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile del territorio, ad avere una comunicazione più intensa e proficua fra le istituzioni scolastiche con la possibilità di raggiungere obiettivi superiori a quelli che si riuscirebbero a perseguire agendo singolarmente e, quindi, di rispondere in modo adeguato alle esigenze di una società sempre più globale, sviluppando la dimensione necessaria al miglioramento sociale.